Preghiera natalizia a Maria

Scritto da Francesco di Maria on . Postato in I miei scritti mariani

 

Madre, anche in occasione di questo santo natale ti prego affinché, tenendo tu saldamente nelle tue santissime mani la nostra vita di popoli del Signore e la nostra vita di fragilissime creature e di figli tuoi affezionatissimi  e sempre comunque bisognosi del tuo santissimo amore, le orienti continuamente verso l’infinita misericordia di Dio e verso la salvezza eterna che Egli ci ha procurato e ci procura ogni giorno per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore e nostro unico Salvatore; ti prego per tutti i tuoi figli, per quelli più vicini e quelli più lontani nella fede, perché gli uni e gli altri si sforzino di convertirsi continuamente al Vangelo, di ascoltare la voce del Pastore supremo e di ritrovarsi rinnovati nello Spirito e uniti nel nome di nostro Signore Gesù; ti prego affinché la santa Chiesa di Cristo e tua sia fedele o sempre più fedele alla Sua parola e alla Sua divina volontà e sia capace di aprirsi alle sempre nuove ed urgenti sollecitazioni dello Spirito Santo.

Ti prego per papa Benedetto, per i vescovi e i presbiteri, per la loro salute fisica e spirituale e per la qualità del loro impegno evangelico  missionario e pastorale; per tutti coloro che in spirito di verità cercano di approfondire il senso della divina Parola senza mai confonderla con le tante (e spesso erronee) parole che si pronunciano o si scrivono per annunciarla a beneficio delle moltitudini; per i grandi piccoli e anonimi testimoni dell’amore di tuo figlio verso di noi, e per tutto il popolo di Dio che ora timidamente ora appassionatamente e per mille diverse vie lastricate di peccato e di dolorose cadute cerca Gesù come meta agognata di vita immortale; ti prego specialmente per coloro cui non resta nient’altro che la misericordia di Dio e la speranza di poterlo presto incontrare in un mondo definitivo di giustizia e di pace.  

Ti prego per tutti coloro che non credono o non percepiscono la tua presenza e la presenza salvifica di nostro Signore nella loro esistenza, affinché aprano il loro cuore a lui ricorrendo fiduciosamente a te e avanzino speditamente verso la verità e la vita; per i fratelli e le sorelle abruzzesi come per tutti quei fratelli e sorelle di tutte le parti del mondo che versano in analoghe condizioni o in condizioni ancora più drammatiche, affinché confidino sempre nell’infinita misericordia divina e nella tua materna assistenza; per i palestinesi e per tutti i popoli ancora sottoposti a logiche sistematiche di sopruso e di vessazione, affinché possano essere liberati il più presto possibile dalla violenza e dall’oppressione e da ogni iniqua privazione e possano finalmente vivere in una loro terra libera e indipendente e incontrare Gesù, conoscerlo sempre meglio e amarlo fino a farne il loro vero ed unico capo, il capo della loro eterna e definitiva liberazione.

Ti prego Madre, per tutti i sacerdoti e in particolare per quelli che hanno conosciuto e conoscono momenti di crisi e di debolezza, di dubbio o di incertezza, affinché ritrovino la giusta via e la vera fede in colui al quale hanno consacrato la loro vita e in te santissima Madre mia; ti prego anche per i sacerdoti della mia città affinché ognuno di loro, secondo le proprie possibilità e capacità, sia quanto più possibile docile alla parola e alla volontà del Signore. Ti prego anche per tutti coloro che ogni giorno si sforzano di amare il loro prossimo manifestando consapevolmente o inconsapevolmente il loro affetto e il loro amore per te e per il nostro Salvatore.

Perdonami Madre, per i miei peccati, per le mie debolezze, per le mie imperfezioni morali e spirituali, che mi fanno sfuggire continuamente di mano la pienezza di quella felicità che d’intesa con il tuo santissimo Figlio hai voluto tangibilmente elargirmi e che tuttavia mi inducono con una frequenza altrettanto elevata a desiderare e a chiedere il perdono di Dio, la giornaliera riconquista della sua grazia e di una rinnovata forza di perfezionamento, la speranza di non dovermi mai più separare né in questo mondo né nell’altro dalla radiosa ricchezza di tutti i suoi doni e dalla tua bellezza ineffabile.

Concedimi di essere perdonato da coloro cui ho fatto del male o faccio talvolta ancora torto a causa del mio orgoglio non ancora completamente abbattuto e del mio imperfetto spirito di carità, ma rendi sempre più libero ed indomito il mio sincero spirito di verità e di testimonianza cristiana. Concedimi altresì di perdonare a mia volta soprattutto coloro che mi hanno ferito ed offeso scientemente, coloro che vedono in me superbia anche quando quella che offro è solo purissima e amorevole disponibilità di servizio e infine coloro che per la loro oggettiva cecità intellettuale e spirituale mettono a durissima prova le mie capacità di scusare e amare.

Madre, non andartene mai dalla mia vita, resta sempre vicina a tutti i tuoi figli, guida i miei passi e proteggi dal maligno ognuno di noi. Accettaci come siamo ma rendici come vuole il Signore. Rendi anche più santa e profetica la Chiesa di cui sei Madre. Madre, metto la mia vita nelle tue santissime mani insieme a quella di tanti fratelli e sorelle sofferenti e molto più sofferenti di me in ogni parte del mondo. Tu che hai fatto nascere Gesù per la salvezza dell’umanità intera, fà che nasca per sempre anche nel mio cuore, nel cuore dei miei cari, nel cuore della Chiesa, nel cuore di tutti e in particolare in quello delle sorelle e dei fratelli più infelici e oppressi. Continua a prenderci ogni giorno per mano per portarci sempre più vicino al Signore. Donaci vita, Madre, donaci vita in Gesù, ora e sempre. 

E rendici capaci di sentire il Natale non come un semplice e sia pur grandioso evento cronologico entrato ormai nelle nostre normali e irriflesse abitudini di vita, ma come un Natale veramente santo del cuore, nei termini in cui ne scrive il mio fraterno amico Massimo D’Este di Tolentino in questa composizione piena di amore e di gratitudine per il Figlio tuo divino: Il Natale del cuore non arriva domani o ieri,/ il Natale del cuore è uno spazio già pieno, a dismisura./ Non c’è cuore senza questo spazio./ La difficoltà è accorgersene, è avvertire che lí risiede il mondo di ognuno!/ Il Natale è una Luce dentro, che non si spegne mai./ E’ una  forza unica, il sostegno che non tradisce./ E’ la Voce sapiente che viaggia con il tempo./ È benda, balsamo che lenisce fatiche e amarezze./ E’ saper essere lieti nel Signore, sempre, senza eccezione./ Il Natale del cuore non arriva domani o ieri/ è nel brillare dei nostri occhi, è la Carità che si fa Fede,/ una carezza tra moglie e marito./ E’ il figlio che spicca il volo senza ritorno dal suo nido, perché è uomo./ E’ seminare la Grazia di Dio sull’asfalto della quotidianità,/ respirarlo nel fumo caldo del pane spezzato,/ nel sole che ogni mattino c’illumina d’immenso/ e torna a ricordarci di custodire quello spazio del cuore/ dove abita il custode geloso della nostra vita,/ il dono più grande e prezioso/ ai nostri occhi e a quelli del Signore./

Amen.