L'Assunzione di Maria in Cielo e la sua importanza per la fede

Scritto da Silvio Bendicente on .

 

In un tempo segnato da una cultura di disfacimento e di morte e da pratiche in vario grado gratuite e violente che conseguono ad una totale mancanza di punti fermi e di credenze certe nella vita morale e spirituale delle persone, la Chiesa invita tutti coloro che si sforzano di credere in Cristo nato, morto e risorto per la salvezza dell’umanità, a guardare all’Assunzione di Maria in cielo come ad una ragione forte di speranza contro la paura molto diffusa della morte e contro un nichilismo imperante che non prevede nient’altro dopo questa vita terrena se non il nulla. Invece, secondo mons. Fisichella l’Assunzione di Maria in cielo evoca l’importanza della vita corporea e spirituale al di là della stessa morte fisica e testimonia d’altra parte «l’importanza della fede nella Resurrezione», in quanto «se non vi è Risurrezione, non c'è futuro» e «rimaniamo intrappolati nei legami della morte e delle nostre contraddizioni» (A. Gaspari, L’Assunta modello di fede e testimone della Risurrezione, discorso tenuto da mons. Fisichella nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi il 15 agosto 2012 e pubblicato in “Zenit” il 17 agosto 2012)).

«La fede – ha affermato il Presidente del Dicastero della Nuova Evangelizzazione – apre la strada per vedere più lontano, con la fiducia di coloro che sono disposti a spingersi oltre ai propri limiti, di essere guidati da un amore che consola, con la certezza di godere dell'amore di Dio…Pur nella nostra solitudine e tristezza la Sua presenza non ci abbandona mai, e apre sempre la strada ad una nuova vita».

Ma sul significato non solo escatologico ma anche pratico e moralmente fattivo dell’Assunzione di Maria in cielo si era soffermato qualche giorno prima anche il mariologo Salvatore Perrella attraverso un suo riferimento a sant’Ireneo del II secolo d.C.: «Sant’Ireneo…dice che il Figlio e lo Spirito sono le due "mani" con le quali il Padre ci tocca e ci modella a sua immagine; il Verbo e il Pneuma sono stati inviati dal Padre nel mondo come i suoi diaconi volti a rendere visibile la sua provvidente e salvifica carità. Maria, grazie a queste due "Mani" del Padre, è stata messa in grado di cogliere e di esperire nella sua persona, nel suo servizio, nella sua destinazione finale, la concretezza della carità senza limiti di Dio. Concretezza che l’ha resa santa e immacolata nell’amore sin dagli inizi, intrepida e forte nella sua diaconia messianica e storica, credibile ed esemplare nella sua ecclesialità, segno luminoso della bellezza della comunione dei Santi. Maria assunta è l’esempio più perfetto di un’antropologia cristiana pienamente realizzata; in lei donna concreta e di fede si ha la realizzazione della meta finale della Chiesa pellegrinante tra le crisi del mondo e le consolazioni di Dio. La Glorificata non è solo oggetto di contemplazione ma anche orizzonte di azione. L’assunzione di Maria diventa soprattutto in questo momento la risposta alla domanda di senso e il superamento ai vari smarrimenti venienti dalle varie crisi della vita» (Segno di speranza certa nel tempo della crisi, in “L’Osservatore Romano” del 13-14 agosto 2012).

Anche perché chi ha la fortuna o piuttosto la grazia di credere che Maria sia stata realmente assunta in cielo in anima e corpo non può non credere anche che tutti gli aspetti umani, morali, economici, spirituali e sociali da Ella evocati grandiosamente nel Magnificat saranno aspetti imprescindibili e costitutivi del Regno di Dio che verrà compiutamente alla fine della storia umana e che come scrive san Pietro nella sua “seconda epistola” è un regno di perfetta giustizia. Sulla scorta di quanto ricordava recentemente papa Benedetto XVI, tutto il Magnificat è «una profezia per la Chiesa di tutti i tempi e di tutti i luoghi», per cui è un preciso «dovere della Chiesa ricordare la grandezza della Madonna per la fede» (Omelia per la Solennità dell’Assunzione, 15 agosto 2012). Peraltro, egli notava, questo mistero dell’Assunzione al Cielo della Beata Vergine contiene un altro e più immediato  motivo di conforto per il nostro cammino e la nostra vita, perché nell’Assunzione è ben visibile come «in Dio c’è spazio per l’uomo» e come la Glorificata non viva lontana da noi: «Dio è la casa dell’uomo e Maria, unita a Dio, non si allontana da noi, non va su una galassia sconosciuta, ma…partecipa della presenza di Dio ed è vicinissima ad ognuno di noi».