Maria e le mamme

Scritto da Francesco di Maria on . Postato in I miei scritti mariani

 

Ogni famiglia generalmente ha una madre: è un fatto normale, naturale. Poteva mancare una madre nella grande famiglia di Dio, ovvero nella Chiesa? No di certo. Dio allora ha inventato la madre della Chiesa, Maria, non solo perché ella potesse presiedere a tutte le necessità dei suoi figli ma anche perché in ogni famiglia umana la mamma potesse diventare oggetto di particolare amore e venerazione.

Maria sarebbe stata venerata come madre universale dell’umanità e, analogamente, ogni mamma terrena avrebbe dovuto essere venerata non solo per motivi di sangue ma anche per motivi spirituali e quindi come colei che, senza egoismi di sorta, è sempre pronta ad intervenire amorevolmente per il bene della famiglia e di ciascun membro familiare, accantonando sempre le proprie esigenze personali.

La mamma terrena generalmente, come Maria che opera dal cielo, assolve tante funzioni e si sobbarca molteplici oneri e responsabilità, e dunque è una donna di servizio nel senso più alto di questa espressione. Non c’è una piccola necessità per la quale non si chiami la mamma, non le si chieda di esser d’aiuto persino nella risoluzione di cose in sé elementari ma per le quali ci si sente spesso impreparati o impacciati. La mamma risponde sempre alle necessità dei figli e si adopera per agevolarli nel miglio modo possibile.

Ogni mamma, di solito, assiste i figli, oltre che il marito se ancora è in vita, quando si ammalano, li conforta se sono tristi o melanconici, li consiglia col suo buon senso se sono incerti, dà loro da mangiare se sono affamati, cerca di portare la pace tra fratelli o sorelle se hanno litigato, usa sempre parole distensive per dare fiducia, coraggio e speranza ai suoi familiari.

Forse questa è una madre umana troppo idealizzata, a giudicare dai deprimenti avvenimenti che scandiscono oggi sempre più frequentemente la giornata terrena del mondo, ma non c’è dubbio che è questo che una madre reale potrebbe e dovrebbe essere qualora le riuscisse, in virtù della grazia divina, di essere sempre all’altezza dei doni e dei compiti affidati a lei da Dio.

Per questo, ogni donna e ogni madre, potrà volgere utilmente il suo sguardo spirituale a Maria, che ha sempre eseguito e sempre eseguirà perfettamente i compiti che le furono affidati dal Signore, che è sempre stata una madre perfetta, pur nei terribili affanni della sua quotidianità, e che provvede continuamente a sostenere e a ristorare i suoi figli in cammino su questa terra, ivi comprese quelle sue figlie-madri che incontrano tantissima difficoltà ad adempiere i loro compiti naturali e spirituali di donne e/o di madri.

Maria si mostra particolarmente sollecita verso donne e madri dalla vita non lineare, non fortunata o agiata, ma piena di difficoltà e di contrarietà talvolta anche al limite dell’umano. Da queste donne e madri ella non si aspetta preghiere ben recitate e condotte religiose ordinate e ineccepibili, ma si aspetta solo di esser presente nel loro cuore e di essere invocata con una sola parola: “aiutami”!

Bisogna altresí aggiungere che se, nelle famiglie normali, l’amore che vi abita e vi agisce produce tante capacità e tante forme di servizio, anche nella grande famiglia ecclesiale lo Spirito Santo non solo ha inventato e inventa continuamente tanti doni, capacità, carismi, finalizzati ad arricchire la comunità cristiana di scoperte, di conoscenze e di valori sempre nuovi e sempre più profondi in relazione alla stessa Parola di Dio, ma ha talmente riempito Maria di tanti e tali carismi da renderla capace di intervenire in tutti gli ambiti della vita umana e di appagare una grandissima quantità di esigenze o richieste individuali e/ collettive.

Anche per questo, ognuno, sia pure nel fermo rispetto delle sue oggettive e universali prerogative naturali e sovrannaturali, avverte la legittima tendenza a “personalizzare” e a pregare la madre di Dio con modalità e tonalità che rispecchino non solo le necessità della Chiesa nel suo insieme ma anche i propri specifici e inconfondibili bisogni personali.

Non ricordo più il nome di quel santo che riconosceva il diritto di ogni essere umano a sapersi amato con speciale predilezione da colei che è mamma onnipotente per grazia. Ora, questa mamma onnipotente per grazia è lí in Cielo perché ognuno di noi possa chiedere con cuore sincero e fedele tutto ciò che gli è realmente necessario per ottenere la vita eterna.