Il Cuore Immacolato di Maria
Il cuore di Maria è immacolato perché è capace solo di amare tutte le cose buone, belle e giuste create da Dio, senza snaturarne il significato, il valore e la destinazione ad esse date originariamente da Dio stesso. Il cuore di Maria è immacolato perché, pur essendo libero, come quello di Eva, di macchiare o sporcare l’opera divina e i preziosi e molteplici frutti da essa derivanti per la felicità del genere umano, volle essere libero solo di obbedire al Signore e di non violarne la volontà. Il cuore di Maria è esattamente come quello di Eva prima del peccato originale, a seguito del quale ogni altro essere umano sarebbe stato dotato di una struttura psicobiologica e spirituale più debole e destinata alla morte perché contagiato per via ereditaria da una malattia letale alla quale la ragazza di Nazaret venne misteriosamente sottratta.
Per questo motivo Maria poté godere indubbiamente di un privilegio quale l’Immacolata Concezione che le consentí di vivere ed operare in terra nello stesso modo in cui Eva avrebbe potuto vivere ed operare in paradiso se fosse rimasta fedele al suo Creatore. Maria è Eva senza il peccato di Eva, è la donna nella sua originaria limpidezza e integrità spirituali pur chiamata ad affrontare prove non semplici e tentazioni identiche a quelle di cui era rimasta colpevolmente vittima l’umanità edenica.
Più forte rispetto a tutte le altre creature appunto perché non contaminata dal peccato originale, Maria fu chiamata tuttavia a sostenere prove particolarmente severe e drammatiche e totalmente prive di quelle compensazioni di natura almeno psicologica e morale senza cui un essere umano non è e non potrebbe essere probabilmente capace di accettare un destino di amarezze e di fallimenti. Maria conobbe il Signore come nessun essere umano potrà mai conoscerlo: questo il suo esclusivo privilegio! Ma Maria, per questo privilegio, dovette anche sottomettersi volontariamente a privazioni inaudite che nessun altro essere umano avrebbe potuto e potrebbe accettare e sopportare sia pure per amore verso Dio.
Avere Dio nel proprio corpo e nella propria anima, familiarizzare con Lui sino a sentirsi una cosa sola con Lui, e rischiare prima di perderlo appena nato per la ferocia di uomini potenti e malvagi, trepidare poi angosciosamente per lui e per l’opera di salvezza che egli volle esercitare senza alcuna rete protettiva in mezzo agli uomini e contro il peccato ed ogni genere di iniquità, sentirsi disprezzata pubblicamente dal Figlio almeno in un’occasione, assistere infine impotente alla morte del figlio e di un figlio persino crocifisso come un qualunque malfattore: questo fu il drammatico e mortificante destino terreno di Maria e, senza avere un cuore immacolato come quello che lei ebbe o che le fu dato in dono, ella non avrebbe potuto probabilmente né conservare la fede sino alla fine né assecondare sino in fondo il piano salvifico di quello stesso Signore che pure l’aveva resa unica e benedetta fra tutte le donne.
La santificazione della sua vita fu l’esito della mirabile fusione tra due fattori: la grazia divina (Maria fu riempita della grazia di Dio, della sua presenza e della perenne assistenza dello Spirito Santo) e i suoi meriti personali ovvero la sua incessante attività di preghiera e di lode elevate al Signore, di sacrificio personale e di caritatevole dedizione al suo prossimo, di indomita lotta contro il peccato ed ogni forma di male.
Maria amò gratuitamente e disinteressatamente i suoi simili e con la stessa gratuità e lo stesso disinteresse con cui Dio ama le sue creature. E non è per se stessa ma per l’amore che porta a Dio che ella ancora oggi si sente offesa quando gli uomini recano offesa al suo Cuore Immacolato, quando gli uomini bestemmiano contro l’Immacolata Concezione, contro la sua perpetua verginità, contro la sua divina maternità, rifiutandosi al tempo stesso di riconoscerla come Madre dell’umanità e di ogni essere umano, tentando di inculcare soprattutto nei bambini indifferenza disprezzo e odio verso di lei e recando oltraggio alle sue sacre immagini.
Ma Maria predisse ai tre attendibili veggenti di Fatima, Lucia de Jesus dos Santos, Francisco e Jacinta Marto (cuginetti della prima), che alla fine il Cuore Immacolato avrebbe trionfato. E cosí certamente sarà: per l’immeritata fortuna di noi tutti!