Prayer for our brothers and sisters of Palestine
It will end yet another phase of oppression Israeli military and many of us will say, "Thanks be to God." But you can only thank God for having prayed for a mere suspension of hostilities, for a generic peace that can only prepare new and brutal attacks against unarmed and defenseless people, for a hypocrite peace that preserves intact the Palestinian Israeli oppression and slavery? Thank you Mom, I thank my God, because I know that, sooner or later, You will free Palestine from oppression and from all forms of domination, including what they would like putting it into effect tomorrow some fanatics of the Islamic faith. Amen.
Madre ascolta la mia preghiera e, se la ritieni giusta pur essendo io un peccatore più indegno del ladrone pentito e morto come Gesù sulla croce, porgila al nostro unico e santo Signore che si è manifestato nel suo Figlio unigenito e nel tuo Figlio Gesù il Salvatore e digli di rispondere con opere traboccanti di misericordia e di giustizia a tutti coloro, e in particolare a tutti quei vecchi, donne e bambini, che in terra di Palestina stanno subendo iniquità atroci e morti più orribili di quelle che possono essere cagionate dalle belve più feroci.
Madre ascolta la preghiera di chi sa bene quanto tu abbia amato e continui ad amare quel popolo di Israele che pure crocifisse colpevolmente tuo figlio e ripudiò la sua madre vergine e immacolata procurandoti un immane dolore che solo con la sua conversione a Cristo potrà essere estinto. Come potrebbe oggi astenersi Israele dall’infliggere violenze senza numero e senza limiti ai fratelli e alle sorelle palestinesi, cui nel corso di diversi decenni sono state rubate terre, acqua, risorse naturali di primaria importanza, case, averi di ogni genere ed è stato impedito di pescare e di coltivare, di circolare liberamente persino nei loro territori e di esercitare attività economiche appena sufficienti a soddisfare le proprie più impellenti necessità, visto che, duemila anni or sono, i suoi avi non si posero molti problemi nel condannare a morte addirittura il loro e nostro Dio?
Come potrebbe oggi evitare Israele – dopo essersi macchiato di crimini orrendi come rastrellamenti gratuiti, stupri abominevoli e immonde crudeltà–, di sporcarsi le mani di sangue innocente visto che non ha compreso e continua a non comprendere il significato profetico dell’Olocausto di cui furono vittima i suoi antenati e che anzi si ritiene in diritto di alzare olocausti contro altri popoli che abbiano l’unico torto di difendere la propria patria, la propria terra, il proprio diritto ad esistere come Stato?
Ti supplico, Madre, fa che il Signore, per sempre fedele alla sua Parola, renda giustizia agli oppressi della Palestina, dia il pane ai suoi innumerevoli affamati, consenta ai suoi infelicissimi figli di rialzarsi, protegga i suoi tanti orfani e le sue inconsolabili vedove, sconvolgendo, come recita il salmo, «le vie degli empi». Solo tu, Madre, sai se e quanto la mia preghiera sia sincera, quanto io mi sforzi di non odiare i nemici implacabili e arroganti dei miei fratelli e delle mie sorelle palestinesi, benché un altro salmo reciti testualmente: «Per la tua fedeltà stermina i miei nemici, distruggi quelli che opprimono la mia vita, perché io sono tuo servo»; però, tu che hai lodato magistralmente il Signore per avere liberato il tuo popolo dal potere e dalla superbia del terribile Faraone egiziano, pregalo di fare oggi altrettanto, se fosse proprio necessario alla liberazione dei deboli dei poveri e degli oppressi palestinesi, nei confronti del nuovo e idolatrico Faraone israeliano che resta stoltissimamente e ipocritamente in attesa di un suo Messia potente e conquistatore senza preoccuparsi di ricordare e riconoscere che nella sua storia è già comparso in carne ed ossa il Messia dell’amore, della giustizia, della pace e, quel che più conta, di tutto questo in una vita immortale oltre la morte e senza fine.
Madre, perdonami ma non riesco a pregare oggi nella mia Chiesa per la pace in Medio Oriente, in Palestina come in Siria, Iraq, Libia, e dunque anche in quei Paesi ove esistono comunità cristiane e cattoliche che rischiano di estinguersi a causa delle numerose e accanite persecuzioni islamiste che vengono quotidianamente esercitate contro di esse, i loro affetti e i loro beni. Non riesco a pregare nei modi proposti in questi giorni dalla mia Chiesa. Se sbaglio perdonami e fammi capire il mio errore, che però non potrò capire sino a quando ecclesiastici e credenti laici, per quanto forse migliori di me, continueranno a dire e a ripetere che noi possiamo solo pregare per la pace.
No, Madre, non mi pare questo il modo più corretto di pregare. La Bibbia, il Vangelo, il Nuovo Testamento dicono piuttosto che la preghiera è gradita a Dio solo se è mossa da spirito di verità, di carità, di giustizia e infine di pace oltre che di perdono, perché la stessa pace di Cristo non è semplice assenza di conflitto e di tormento ma nasce nel conflitto e nel tormento in quanto nasce sempre da una onesta e appassionata ricerca della verità, del diritto, della giustizia, dell’amore e della solidarietà. Chi ama la pace non può ignorare o fingere di ignorare cosa sia necessario e giusto fare per chiederla e ottenerla, chi ama la pace non teme di denunciare pubblicamente la violenza fredda e metodica che offende e uccide e non è cosí sprovveduto o ipocrita da non saperla o volerla distinguere dalla violenza istintiva di chi cerca di difendersi e di proteggere disperatamente la propria vita e quella della propria gente.
Se sono nel vero, Madre, che significa oggi pregare per la pace ove non si preghi anche per la verità, il diritto, la giustizia, la pietà, letteralmente calpestate dallo Stato d’Israele e, sia pure per motivi diversi, da tutti quei gruppi di fanatici e violenti islamisti che seminano terrore e morte in tante parti del Medio Oriente e del mondo? Madre mia, fà che il Signore spinga potenti e Stati del pianeta ad agire per preservare quel poco di pace non armata che è rimasta nel mondo e, se essi fossero invece cosí opportunisti e vili da non voler correre alcun rischio nella salvaguardia di meschini interessi nazionali o transnazionali, fà che il Signore trovi comunque un rimedio, una soluzione, che funga anche e ancora una volta da monito esemplare per coloro che pensano di infrangere impunemente la legge divina, ed aiuti l’umanità ad uscire da una tragedia senza fine.
Madre, non chiedo, né potrei e vorrei chiedere, la rovina del tuo popolo, lo sterminio della tua gente, la dannazione eterna dell’antico popolo eletto di Dio; chiedo che il tuo popolo sia messo nella condizione di non nuocere più al popolo palestinese, di non portare rovina ai suoi figli, di non opporsi più alla loro liberazione da uno stato di schiavitù, e chiedo al tempo stesso la duplice conversione del popolo ebraico e di quello islamico a Cristo, perché solo un grandioso evento del genere potrebbe favorire l’avvento nel mondo di un'era di vera e duratura pace.
Mi è stato fatto osservare che cattivi e malvagi, empi e miscredenti, e per niente desiderosi di una pace giusta, non sono solo tra gli israeliani ma anche tra i palestinesi, donde la relativa domanda: come si può pregare solo per la liberazione dei palestinesi dalla schiavitù, visto che anche fra loro vivono tante persone soggette alla schiavitù del peccato? Perché Dio dovrebbe liberare un popolo non immune dall’odio, dalla violenza e dallo spirito di vendetta? Perché Dio dovrebbe liberare inoltre un popolo che adora un falso Dio di nome Allah e un falso e crudele profeta di nome Maometto, benché spesso tale adorazione di massa si fondi su vere e proprie mistificazioni tramandate ad arte nei secoli per semplici motivi di potere personale o collettivo e su un'altrettanto diffusa ignoranza di massa?
Ma, Madre mia santissima, forse che quando Dio liberò il suo popolo dal giogo egiziano tra gli ebrei non mancassero empi e malvagi, grandi peccatori e idolatri? Eppure il Signore volle manifestare la sua compassione verso un popolo che era stato a lungo e troppo ingiustamente privato della sua libertà! E tu stessa, Madre purissima, non aiutasti forse qualche secolo fa l’esercito cristiano a respingere a Lepanto la potente e temibile flotta ottomana che, vincendo, avrebbe potuto consentire una islamizzazione dell’occidente cristiano, nonostante i peccati, i misfatti, i crimini inescusabili accumulati nel corso dei secoli dai popoli europei e talvolta perpetrati gratuitamente e arbitrariamente proprio nei confronti dei popoli del vicino Oriente?
Il Signore vede quel che gli uomini fanno spesso di tutto per non vedere, il Signore distingue tra popoli oppressori e popoli oppressi pur non perdendo mai di vista le storie individuali che si consumano negli uni e negli altri, il Signore non tollera l’arroganza di quel popolo che pensa che tutto gli sia dovuto e permesso e di chi non esita ad uccidere il suo vicino e a calpestarne violentemente l’elementare diritto ad una vita libera e dignitosa sia in senso materiale che spirituale.
Se dico bene, Mamma, eleva questa preghiera, per quanto parziale e imperfetta, al tuo e nostro Signore, ed Egli non tarderà ad esaudire la tua supplica, che ai suoi occhi trasformerà la mia indegna preghiera in una preghiera particolarmente importante e urgente, perché Egli esaudisce sempre le tue richieste anche quando esse sono in realtà solo le preghiere di qualche tuo povero e fortemente provato figlio terreno.
Finirà l’ennesima fase dell’oppressione militare israeliana e molti di noi diranno: “sia ringraziato Dio”. Ma si può ringraziare Dio avendolo pregato solo per una semplice sospensione di ostilità, per una generica pace che non può che preparare nuovi e brutali attacchi contro gente inerme e indifesa, per una ipocrita pace che conservi intatta l’oppressione israeliana e la schiavitù palestinese? Ti ringrazio Mamma, ti ringrazio mio Signore, perché so che, prima o poi, libererai la Palestina dal sopruso e da ogni forma di dominio, ivi compreso quello che vorrebbero attuarvi domani alcuni fanatici di fede islamica. Amen.