Dalle grinfie di Satana alle braccia di Maria*
Zachary King ha iniziato a praticare “magia” a soli 10 anni, unendosi a una setta satanica quando ne aveva 13. Ha infranto tutti i dieci comandamenti prima dei 15 anni. Dalla sua adolescenza all’età adulta è salito fino al grado di “Gran Stregone” della sua setta, sottomesso al demonio, con aborti rituali e distruzione di chiese. Poi però è accaduto qualcosa, in un supermercato, che ha cambiato per sempre la sua vita. Per narrare questa incredibile storia, Interris.it lo ha raggiunto via skype in America. Ci siamo fatti raccontare direttamente da lui cosa sia realmente accaduto in quei 26 anni dedicati a satana, quali mostruosità aveva vissuto prima della conversione, come vede ora la vita. Oggi Zachary opera nella Chiesa cattolica di St. Francis Xavier nel Vermont ed è stato anche intervistato negli States da Radio Maria ed altre emittenti facendo opera di evangelizzazione in diverse parrocchie americane. Non chiede soldi per raccontare la sua storia, non c’è business dietro alla disponibilità. Ci mette la faccia, nome e cognome pubblicamente, nonostante sappia che le sue rivelazioni siano malviste dai satanisti, incurante delle minacce subite.
Quanta influenza hanno cartoni animati e videogames che mostrano mostri, demoni, morte, magia e stregoneria nella mente dei bambini?
“Satana ha influenza su ogni livello, non solo sui bambini. Ci sono adulti coinvolti allo stesso modo, in storie di maghi, stregoni, mostri, draghi, troll, demoni e elfi. Satana in anni recenti è riuscito a “rimuoversi”, la gente pensa non sia reale, che l’inferno non esista, e se queste due cose sono eliminate allora probabilmente anche Dio non è reale. Guardano a queste cose e dicono ‘E’ solo fantasy, per cui non c’è ragione di aver paura. Un grande inganno”.
Parlando di questo argomento, cos’ha da dire a chi crede che Satana non esista?
“E’ molto triste, perché si vuole convincerli prima della loro morte, ma dopo crederanno perché sono all’inferno. Quando mi sono convertito, non pensavo nemmeno di avere l’opzione di diventare cristiano. Credevo di aver venduto la mia anima a 13 anni e che non ci fosse modo per averla indietro, che andare in chiesa non avrebbe avuto senso. Se qualcuno mi avesse avvicinato per parlarmi di Dio probabilmente lo avrei allontanato. E questo è quello che fanno molte persone, non vogliono sapere che stanno peccando né che stanno facendo qualcosa di sbagliato o sentirsi dire che devono cambiare la loro vita”.
Com’è arrivata la sua conversione?
“Dico sempre che lo Spirito Santo mi ha ingannato… Un giorno ero in un supermercato e una donna mi si è avvicinata con una medaglietta, non sapevo cosa fosse e mi ha detto “La Madre Benedetta ti sta chiamando nel suo esercito”. Io già pensavo a qualche divinità femminile come Isis o Gaia o qualcosa del genere. Poi mi ha detto “è molto potente”, e ho visto che era un’immagine della Madonna. Tra di me pensavo “Ti mostrerò che non è potente”, ed è per questo che dico che lo Spirito Santo mi ha ingannato. Lui sapeva che ero egoista e arrogante, e che pensavo di poter toccare quella medaglietta senza sentire nulla. Non passò molto tempo, anzi fu nello stesso momento in cui chiusi il mio pugno intorno ad essa: ero come in un vuoto oscurato e c’era questa donna che mi stava parlando di tutti i peccati che avevo commesso, di come stessi lavorando col demonio, di tutti gli aborti che avevo presieduto, di tutte le chiese che avevo diviso, ogni cosa, ed ero terrorizzato. Allora Maria mi prese per mano, mi fece girare e vidi Gesù, in piedi di fronte a me, ed in quel momento avvenne la mia conversione. Quando ho riaperto la mia mano, ero di nuovo nel negozio al centro commerciale, e quella donna mi stava ancora parlando. Mi diede l’indirizzo della sua chiesa e subito dopo ho iniziato ad andare alla messa quotidiana”.
Come è diventato satanista?
“La mia entrata ufficiale fu quando vendetti la mia anima – o almeno così credevo – a 13 anni. Nel posto che frequentavo c’erano flipper, video games. Mi piacevano fantascienza e fantasy, e la loro abitazione era piena di questa roba. Mi piaceva nuotare e c’era una piscina li, amavo i barbecue e loro ne avevano uno magnifico e c’era qualsiasi cosa un bambino possa volere nella loro casa. Mentre nella mia famiglia su molte cose i miei genitori dicevano dei ‘no’, con queste persone era l’opposto: potevo fare tutto quello che volevo. Vuoi più cibo? Mangialo. Vuoi fumare la tua prima sigaretta? Eccola. Vuoi delle droghe? Serviti pure. Vuoi fare sesso? Accomodati. Ogni cosa era concessa l’importante era non dirlo ai genitori e mi sembrava un posto fantastico”.
Ha parlato di aborti rituali e magia… ha fatto altri sacrifici nel nome di satana?
“Quando avevo 14 anni ci fecero fare un’orgia, che includeva tutti i maschi dai 12 ai 15 anni e una donna che aveva più di 18 anni, col solo scopo di metterla incinta; mi era stato spiegato che qualche mese dopo ci sarebbe stato un aborto e che volevano che li aiutassi. Non avevo la minima idea di cosa fosse un aborto, ricordo di aver sentito i miei genitori sussurarlo e quindi pensavo fosse una parolaccia. Quindi tornai alla mia setta e gli chiesi che cosa fosse. Mi spiegarono che avrei dovuto uccidere il bambino all’interno della donna, non mi dissero che avrei dovuto distruggere un gruppo di cellule o del tessuto o qualcosa del genere, dissero esplicitamente che avrei dovuto uccidere il bambino”.
Il suo primo aborto?
“Era in una casa di campagna, più sterile di molte cliniche in cui sono stato in seguito. Avevamo un gruppo di uomini che pregava e faceva magie e un gruppo di donne a terra che ondeggiando avanti e indietro ripetevano cantilenando “il nostro corpo appartiene a noi”, per la fine del rituale sembravano possedute. C’era la ragazza, distesa su un letto ginecologico; oltre a me ed al dottore c’erano 13 dei più alti in rango della setta, in piedi in semicerchio intorno al letto che preparavano il rituale vero e proprio. Ho fatto 146 aborti da satanista, 5 dei quali nella mia vecchia setta e 141 come Alto sacerdote del gruppo più grande”.
Cosa significa questo per i satanisti?
“I gruppi satanici che ho incontrato credevano che si deve uccidere per ottenere il favore di satana. Se un cane o un gatto è il meglio che hai, vanno bene anche loro, ma il demonio vuole una vita umana. In America da quando è passata la legge sull’aborto nel 1973 ci sono stati 53 milioni di bambini uccisi”.
I dottori in queste cliniche abortive fanno parte o hanno legami con sette sataniche?
“Le cliniche hanno satanisti e streghe al loro interno, sia come medici che come amministrativi. E’ anche possibile che in qualche posto non ci sia nessun satanista, che lo stiano facendo solo per soldi; ma anche se fosse, uccidere un bambino per soldi non ti rende meno malvagio… Ciò che è certo è che quando è stato legalizzato l’aborto i satanisti hanno festeggiato per settimane”.
Che impatto ha la preghiera nel contrastare questi fenomeni?
“Le racconto un episodio. Quando praticavamo questi riti, di solito cercavo il bambino e con il bisturi lo trafiggevo una volta per poi passare il testimone al dottore che effettuava il vero intervento; ma quando misi le mani in questa donna non trovai nulla. La donna diceva di stare spingendo per farlo uscire e che doveva essere li per forza ma io non riuscivo a sentirlo. Anche il dottore non sentiva nulla. La donna gridava contro di noi urlando che stava venendo fuori e il dottore disse “ok la tua cervice è dilatata, ma non c’è il bambino nel canale”. Stavamo là in piedi con la donna che ci diceva che stava uscendo ma non c’era nessun bambino. Avevo sangue sulle mie mani, ma non c’era nessuno. Sentimmo allora il pianto di un neonato, guardammo in basso e il bambino era uscito. Era là ed era nato, senza essere visto; ma non uccidevamo bambini già nati per paura di finire in prigione. Non avevamo idea di come fosse successo, e qualcosa del genere è capitato 3 volte, e c’erano sempre persone che pregavano fuori dalla clinica”.
Ci sono state delle conseguenze quando è uscito dalla setta?
“Quando lasciai il satanismo organizzato mi rifugiai in una chiesa, una di quelle che stavo cercando di smantellare. Poi ho lasciato il Paese e ho iniziato a lavorare per persone che mi permettevano di non firmare un contratto e mi pagavano in contanti, in America lo chiamiamo “working under the table”. Passai così 3 anni, senza contatti con le persone che conoscevo prima Infine sono entrato nella Chiesa Cattolica nel maggio 2008 e la prima volta che parlai in una conferenza fu nel giugno dello stesso anno. Da quando ho iniziato a lavorare con All Saints Ministry nell’ottobre del 2011 siamo diventati più popolari, e abbiamo iniziato a ricevere minacce da parte di gruppi satanici”.
Come vive la sua conversione e come vede il tuo futuro?
“Cerco di andare tutti i giorni a messa, dico il rosario ogni giorno. Proviamo anche a fare una “novena” ogni giorno, ma non sempre ce la facciamo, a volte siamo impegnati e a volte ci dimentichiamo. Ho molte e-mail a cui rispondere, telefonate e interviste da fare, per cui sono impegnato. E questo fa riflettere: ogni relazione richiede tempo. Che tu sia sposato, ti stia vedendo con qualcuno o sia cattolico, le relazioni non si costruiscono da sole e richiedono lavoro. Ho una relazione con Dio e anche quella richiede lavoro da parte mia”.
Ha qualche prova di quello che ci stai raccontando?
“Quando stavo facendo queste cose, non ho mai pensato di dover farmi delle foto con questa gente o prendere le loro firme. E’ la storia della mia vita raccontata da me, solo cose che ho fatto. Ma le dico pubblicamente, sapendo di rischiare…”
Nessun riscontro oggettivo, dunque. Il che può certamente lasciare perplessi, innescare qualche dubbio. Eppure la storia di Zachary King ha fatto il giro dell’America, invaso le bacheche dei social Oltreoceano, partecipato a tantissime trasmissione radio e tv. Era importante dunque farla conoscere anche nell’altro emisfero, consapevoli che la forza di una storia può aprire gli occhi su un mondo sconosciuto e pericoloso. Che il male agisca in tante forme non è un mistero, e che certi riti rasentino – e a volte superino – i limiti del codice penale, oltre che quello etico, è anche questo un dato consegnato alle cronache. Ma che un satanista esca dal giro infernale per abbracciare la Fede in Cristo non è poi così frequente…
* Pubblicato in "In Terris" del 6 settembre 2015