La Natività della Vergine Maria e la difesa della vita nascente*

Scritto da Osvaldo Rinaldi on .

La nascita della Madonna è un evento di fiducia e di speranza che ricorda il grande valore di ogni essere umano, strumento delle meraviglie che Dio può compiere per mezzo della vita

La Chiesa oggi celebra la Natività della Beata Vergine Maria, un evento provvidenziale e gioioso ricco di significati teologici, spirituali ed ecclesiali, che ci invitano a riscoprire il senso e il valore della vita. Uno dei paradossi del nostro tempo è infatti il feroce accanimento verso la vita nascente, ostacolata, manipolata e distrutta. Si potrebbe dire che è in atto una vera e propria "guerra" contro gli embrioni e i feti umani, che vengono eliminati con la crudele pratica dell’aborto. La scienza medica, concepita per essere di sostegno alla salute dell’essere umano, è diventata strumento di morte verso gli esseri più piccoli ed indifesi, quali sono le creature umane in gestazione nel grembo materno.

Per non parlare della manipolazione della vita nascente, un altro flagello che colpisce l’essere umano moderno. La selezione dei gameti maschili e femminili, la conservazione e lo scarto degli embrioni, sono gesti disumani. L’uomo, tramite un utilizzo distorto della biomedicina, ha travalicato il limite del concepimento della vita umana, che da sempre ha assunto un valore sacro ed inviolabile. Questo non significa un rifiuto della scienza medica, ma è indispensabile porre quei limiti necessari quando essa propone la selezione o la repressione della vita umana nascente.

Non sono trascurabili inoltre le condizioni che ostacolano le famiglie ad essere maggiormente accoglienti verso la vita nascente. La crisi economica, la precarietà dei posti di lavoro, gli stipendi bassi, l’alto costo della case e degli affitti, l’aumento delle tasse, sono tutti elementi che umanamente scoraggiano le famiglie ad ampliare il proprio nucleo. Le leggi sembrano privilegiare l’esigenze delle persone sole, caricando sulle spalle delle famiglie i pesi tributari, fiscali e sociali di tutta una nazione.

La nascita di una nuova vita avviene anche quando un padre ed una madre abbracciano per la prima volta il loro figlio adottivo. La nascita di questa nuova vita è seriamente attaccata da un complotto silenzioso e complice che vorrebbe sfiduciare le famiglie ad aprirsi all’adozione dei bambini abbandonati. Si tenta quindi di dirottare la scelta delle coppie verso le varie forme di fecondazione assistita, per togliere la barriera della gratuità della vita ed arricchire le cliniche che offrono questi servizi sanitari.

Davanti a tutto ciò, la Natività della Beata Vergine di Maria è un evento di fiducia e di speranza per la vita nascente, perchè ricorda il grande valore di ogni essere umano, capace di essere strumento di grandi meraviglie che Dio può compiere per mezzo della vita. La vita di Maria ci ricorda che un essere umano nascente non è una proprietà dei genitori: il padre e la madre non sono i padroni della vita umana, bensì umili amministratori chiamati ad obbedire ad un autorità più alta al quale sottomettersi.

Maria è stato un dono per Anna e Gioacchino, i quali hanno voluto affidarla totalmente nelle mani di Dio. L’atto di consacrazione del figlio da parte dei genitori non è una pratica antica, rituale o esteriore. Affidare il figlio alla volontà di Dio significa educarlo santamente, accompagnarlo nella crescita umana, istruirlo nella fede, pregare per la sua vocazione, ed avviarlo alla maturità della vita umana e spirituale.

La nascita di Maria prepara l’evento dell’incarnazione di Cristo. Maria è il tempio nel quale accogliere il Salvatore, il tabernacolo dove riposa il Santissimo Sacramento, l’arca dove risiede il cuore della Nuova Alleanza,  il palazzo regale dove risiede il Re del cielo e della terra. Maria è la donna che ha dato la sua carne al Figlio di Dio.

La venuta al mondo di Maria ricorda la sacralità e la trascendenza di ogni vita umana che ha un valore eterno. L’uomo ha bisogno di riscoprire l’infinita dignità di ogni essere vivente, qualunque sia la sua età, qualunque sia la sua ricchezza, qualunque siano le sue conoscenze. La povertà, la malattia e l’ignoranza non devono costituire ragioni di emarginazione e di scarto, che rendono tanti esseri umani i nuovi lebbrosi dei nostri tempi.

Includere i giovani, gli anziani e le famiglie nella vita della società significa operare quella rivoluzione comunitaria che ha la forza di restituire quel giusto equiibrio sociale ed economico. Vi è continuamente in atto il tentativo, da parte di pochi gruppi di potere, di ostacolare una equa distribuzione delle risorse e dei beni della terra, i quali tendono sempre di più a concentrarsi nelle mani di pochi uomini.

Alla nascita di Maria i suoi genitori non conoscevano le grandi opere che Dio avrebbe compiuto per mezzo di sua Figlia. Per questa ragione è importante che il mondo di oggi comprenda che ad ogni figlio concepito va lasciato il diritto di crescere con un cuore aperto all’azione dello Spirito Santo, per compiere umilmente la volontà del Padre e diventare fedele servitore di Dio e degli uomini.

* Pubblicato in "Zenit" dell'8 settembre 2015